procrastinazione, avere qualcosa da fare ma inventarsi la qualunque per non farla, rimandandola.
ti sarà capitato anche a te, ammettilo.
vuoi un esempio classico? mettere a posto l’armadio per le signorine o il garage/deposito per i maschietti.
tu signorina che ogni mattina che apri l’armadio e ti prometti di mettere ordine, di fare pulizia sui vestiti che non metti più. ma poi non lo fai.
e tu giovane baldo che hai messo in garage o nello sgabuzzino quella tv che si è rotta anni fa, con la promessa di liberartene. ma poi non lo fai.
solitamente sono i compiti più complessi ad essere rimandati, per mancanza di tempo, di voglia e in generale per la paura di fallire e non portare a termine l’impresa.
ma la procrastinazione si manifesta anche nelle piccole cose, come chiamare un amico, prenotare una visita medica (per un problema lieve ovviamente)
è un virus vive dentro di noi, che si nutre delle nostre task incomplete.
più cose abbiamo da fare, più abbiamo voglia di procrastinare, di rimandare le cose da fare.
quasi sempre per fare cose più semplici, dal risultato immediato, ma spesso di poca importanza.
io mi sono imposto delle regole. scrivere le cose da fare, programmarle e farle.
mi fisso delle date limite (come se fossero scadenze) e mi obbligo a mantenerle.
se ci riesco mi premio. anche con piccole sciocchezze.
la testa dice al corpo cosa deve fare. se hai una mente passiva dedita alla procrastinazione, il corpo non farà niente per contrastarla, non ne è in grado.
sempre attivo, proattivo e produttivo, anziché passivo e procrastinatore.
se vuoi avere qualcosa che non hai mai avuto,
devi fare qualcosa che non hai mai fatto
thomas jefferson
quindi se vuoi avere un armadio o un garage ordinato, mettilo a posto quanto prima (e mantienilo ordinato nel tempo)