grazie: un semplice parola con un significato immenso, che purtroppo sembra stia andando nel dimenticatoio.
viviamo nella società del vado sempre di fretta, del non ho tempo.
e non badiamo più alle piccole cose, che poi sono le più importanti, quelle che fanno la differenza.
poi siamo abituati che tutto sia dovuto, che se ti sto pagando non serva ringraziare, che “visto che…, fai questo per me” (potete declinarla come volete)
la treccani definisce il ringraziare come “esprimere con parole o con altro segno esteriore il proprio sentimento di gratitudine verso qualcuno …… riferito a ciò da cui è derivato un bene e per cui si è evitato un danno”
quindi quando qualcuno fa qualcosa al posto tuo, fa qualcosa per te o ti salva da qualcosa, quelle 6 lettere dovrebbero essere automatiche.
indipendentemente che quel qualcosa sia stato da te richiesto o un’iniziativa dell’altro.
indipendentemente che per quel qualcosa ci sia scambio di euri.
non è solo una questione di educazione, ringraziare ha effetti sul benessere psicologico personale.
praticare la gratitudine ha effetti positivi che puoi notare nella vita di tutti i giorni, perché quando dici “grazie” stai confermando a te stesso che qualcuno ha fatto qualcosa per te.
e questo produce effetti sulla tua visione della vita, della tua positività interiore.
facciamo un esperimento, mentre stai leggendo questo articolo, fermati un attimo e di “grazie”.
quanto tempo hai perso? un secondo? due?
la tua vita è cambiata per quei secondi persi?
prova oggi stesso, prova a contare quanti “grazie” riesci a dire dalla fine di questa lettura finché non vai a dormire.
e quando non lo dici, pensa al perché non lo hai fatto.
se sei arrivato fin qui una sola cosa posso fare, ringraziarti per il tempo che mi hai dedicato per leggere questo articolo/sfogo.
grazie anche se vorrai condividerlo.